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“Cent Mille Milliards de Poèmes”: Queneau e la letteratura combinatoria

Interactive Storytelling and Art 2019

Cent Mille Milliards de Poèmes, del 1961, di Raymond Queneau è un libro interattivo di poesia combinatoria.

Come dice lo stesso Queneau nella prefazione: “Questo librettino permette a chiunque di comporre a piacimento centomila miliardi di sonetti; tutti regolari, s’intende. Perché questa è, dopo tutto, nient’altro che una sorta di macchina per la produzione di poesie; e queste sono sì in numero limitato ma abbastanza da poter permettere in teoria una lettura lunga quasi duecento milioni di anni (leggendo ventiquattro ore su ventiquattro)”.

Questo libro, infatti, grazie alla sua particolare tecnologia fisica, permette al lettore di diventare anche poeta, potendo comporre i suoi versi sotto forma di sonetti: due quartine seguite da due terzine, cioè quattordici versi in totale.

Risultati immagini per Cent Mille Milliards de Poèmes di Raymond Queneau.

Il libro, paradossalmente, è composto solo di dieci fogli, scritti su entrambe le facciate. Il segreto per poter creare, potenzialmente, centomila miliardi di poesie, consiste nel mondo in cui questi fogli sono stati tagliati, ovvero in 14 strisce orizzontali contenenti ciascuna un verso. Tutte le bande orizzontali e i fogli sono ricombinabili, fino a poter creare un numero insormontabile di sonetti, che per poter essere letti tutti ci si impiegherebbero milioni di anni.

Come del resto in tutta la letteratura combinatoria, questo libro non è semplicemente una cosa da leggere, esso diventa anche una scatola di gioco, in cui il fruitore (perché non si tratta più di lettore) può costruire e smontare tutto a suo piacimento, per trovarsi alla fine del “gioco” con qualcosa di prodotto da sé.
Il fatto che Cent Milliard di Poèmes sia considerata una opera rivoluzionaria e innovativa consiste proprio nel meccanismo con cui esso funziona. Nel 1961, Raymond Queneau creò un libro che anticipava le modalità di sviluppo e di funzionamento dei più moderni software informatici.

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Fabiola Stuppi

Interactive Storytelling and Art 2019