Un laboratorio di fabbricazione a controllo numerico per lo sviluppo di materiali editoriali interattivi, sia multimediali, sia cartacei. Uno spazio dove produrre, giocare e imparare insieme, che offre servizi per la creazione e fruizione di contenuti e al contempo rafforza identità e coesione sociale.
Un luogo aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

Silverladder, la scala d’argento: tra arg e media art

Si tratta di un Arg mai concluso avviato ufficialmente nell’autunno 2007, ma il sito al centro del progetto è esistito in forme diverse dal 1999. Gestito da un certo Shane Watson, che lo ha utilizzato dapprima come diario personale per poi rimanere affascinato dagli esperimenti narrativi digitali visti in adolescenza vicini al modello dei Cut up (collage letterari) di William Burroughs. Da ciò, Watson trasforma pian piano il sito in quello che è tutt’oggi, ossia un insieme di link (in senso sia concettuale che letterale) contenente immagini, appunti, filmati.
Il progetto si apre con una schermata che ha al centro un’interferenza televisiva con sotto la scritta “silverladder”. Cliccandoci sopra si apre uno schema frenologico rivisitato: ogni zona del cervello ha un link e da lì partono le varie diramazioni possibili, che sembrano infinite. Ogni nuova pagina contiene altri collegamenti multimediali apparentemente casuali, e la mole di informazioni finisce per soffocare l’utente: Silverladder entra in una sorta di mitologia underground di internet, con il nome di “The Bad Scary Place”. E’ sostanzialmente un sito di cui non si comprende l’utilità e la fruizione principale, ma se ne intuisce un filo conduttore, che passa tangenzialmente dal misticismo, alla globalizzazione, al riscaldamento globale, con un sottofondo di inquietante maniacalità.

Il 21 settembre 2007 un Admin del blog UnFiction (che già allora si occupava di leggende metropolitane e primi arg) viene contattato su MySpace da un profilo con il nome di una carta da gioco: “2 of clubs”, il due di bastoni. Gli viene linkato il sito del gioco e un video su youtube ad oggi non disponibile, attirando così l’attenzione di questa comunità di appassionati in materia. Compare sul sito un form in cui inserire il proprio numero di telefono e da lì si viene contattati dai “Deuces”, che si identificano come messaggeri dell’esistenza del Silverladder, annunciando quella che chiamano l’apertura del Rabbit Hole. Ciò continua con altri personaggi rappresentanti le carte del mazzo: annunciano tutti come data l’11/11/07 alle 11:11, giorno in cui avverrà questo evento fondamentale. I contenuti sul sito secondo gli emissari non sono comprensibili allo stato attuale, ma allo scoccare di quell’ora a quella data, il sito prenderà altra forma. Specialmente nei giorni antecedenti, la Regina di Cuori scende nel dettaglio rimandando all’origine del sito, che aveva giustificato il suo passaggio da sito personale a immenso artwork privo di identificazione con la presunta morte proprio di Shane Watson, in un incidente d’auto alle 11:11 del 27 giugno 2007. Si creano molte aspettative, che alla data prevista vengono totalmente deluse. E’ un arg anomalo poiché non vi sono risoluzioni: apriva innumerevoli vicoli ciechi ma nonostante ciò molte persone hanno tentato invano di venirne a capo, e anzi il fascino che può avere ancora oggi è dato proprio da questa sua ostentata assenza di senso. Il sito è rimasto invariato, e si trovano pochissime informazioni a riguardo, ma ad un altro dominio a nome silverladder.com corrisponde il blog personale del vivo e vegeto Shane Watson che parla del gioco in un’unica occasione (neppure immediata a trovarsi) e che per il resto si concentra sul suo recupero personale dalle dipendenze di alcol e droga, scrivendo post di svariata natura. Rimane tutto molto oscuro, si sa solo che è l’effettivo autore di altre esperienze mai concluse, e che l’arresto da cui si dice trasformato, avvenuto nel 2011, potrebbe essere il culmine di drammi personali che gli fecero interrompere il gioco quattro anni prima. Ormai il gioco è inattivo e non ha attorno a sè praticamente alcun interesse, se non di qualche visitatore casuale che se ne chiede lo scopo – ma è ironico come lo stesso cercare di stabilire a posteriori una sorta di storia di Silverladder.com sia un’indagine a sé stante e con pochi punti chiari.

Rimangono le tracce di un primo arg davvero multimediale, un tentativo estremamente sperimentale che, per quanto allucinato e inconcludente, presenta un impianto narrativo sotto molti aspetti più originale ed efficace di quelli attuali. Un fascino non basato su necessarie capacità informatiche o di decodificazione, ma sul bisogno intellettuale di mettere insieme i pezzi di una storia.


Maggie Musso

Riferimenti e approfondimenti:
Link al sito http://www.silverladder.com/
Articolo a riguardo: https://www.argn.com/tag/silver_ladder/
Blog di Shane Watson: http://silverladder.com/blog/?page_id=963
Intervista al creatore: http://silverladder.com/blog/?p=59