Un laboratorio di fabbricazione a controllo numerico per lo sviluppo di materiali editoriali interattivi, sia multimediali, sia cartacei. Uno spazio dove produrre, giocare e imparare insieme, che offre servizi per la creazione e fruizione di contenuti e al contempo rafforza identità e coesione sociale.
Un luogo aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

Il mondo delle serie tv a portata di click: Tv Time

Tv Time, servizio online nato in Inghilterra nel 2011, disponibile anche come App per cellulari e tablet, è strettamente collegato al mondo delle serie tv e dei film. Strutturato alla maniera dei più popolari social network, permette agli utenti di restare perennemente informati sulle serie tv e film, sia con anticipazioni – come eventuali date di programmazioni oppure con contenuti esclusivi – sia tramite la possibilità di commentare episodi già visti. Permette inoltre, nel caso delle serie televisive, di tenere il conto delle puntate già viste e di quelle ancora da vedere: segnare con una semplice spunta verde la puntata vista, non fa correre il rischio di perdere del tempo nel cercare l’episodio al quale ci si era fermati. 

 La caratteristica che rappresenta l’elemento di forza della piattaforma è che ogni utente, avendo un personale account, può aggiungere i contenuti che preferisce, in particolar modo le serie tv già viste per poi poterle commentare e poter interagire con gli altri utenti. Essendo collegato ad un profilo Facebook, Tv Time permette non solo di restare nella cerchia dei tuoi conoscenti, ma anche di vedere – e rispondere – agli utenti di tutto il mondo. È in questo modo che una comunità relativamente ristretta come quella di Facebook, poiché scelta dal soggetto in base alle amicizie e agli interessi, si allarga intorno al tema di una serie televisiva, entrando in quella che possiamo intendere come una “comunità virtuale”. 

Il tutto si fonda sulla constatazione che, dal momento che un utente ha visto una serie tv o un film, parte stessa della fruizione consiste nel poter commentarne i contenuti. Si può, in questo modo, creare delle nicchie all’interno della piattaforma, partendo proprio dalle proprie preferenze, per poi creare dibattiti e discussioni inerenti ad un contenuto specifico, anche un singolo episodio. Questo è possibile perché, per quanto riguarda le serie tv – che sappiamo essere, specialmente oggi, prodotti di enorme rilevanza – è possibile aggiungere gli episodi man mano che li si vede, in modo da poter commentare e discutere in linea con la propria visione; e soprattutto non ricevere o subire i tanto odiati spoiler. Una volta terminata la serie tv, si può partecipare agli eventuali dibattiti sulla globalità della serie, esprimere le proprie aspettative e impressioni, in modo da creare una vera e propria community che partecipa con forte passione alla conversazione. Il contenuto che fornisce la piattaforma è già molto ricco, poiché oltre ad una capillare organizzazione dei contenuti, è anche possibile votare i personaggi delle serie tv o dei film, dare un giudizio globale sulla serie con un punteggio e così via.

Ma il ruolo fondamentale è naturalmente assunto dall’utente, che risulta essere un vero e proprio prosumer, poiché la stragrande maggioranza dei contenuti sono prodotti da quest’ultimo. I dibattiti partono sempre da un commento frizzante o stimolante fino a creare veri e propri flussi comunicativi, ma tutto legato alla conversazione fra appassionati di un tema. L’utente fruisce contenuti prodotti da altri utenti, e a sua volta ne produce di nuovi che verranno poi letti e commentati da altri utenti. Essi, in questo modo, si confrontano dialogando nella ristretta finestra di un commento ed è in questo spazio minuscolo che possono costruire un loro senso di appartenenza. È anche qui che il termine fandom trova la sua applicazione: riconoscendo sé stessi all’interno di una comunità – legata in questo caso da una serie televisiva o da un film – i legami che si creano sembrano quasi indissolubili. Si vede una puntata e la si commenta, si aspetta la prossima, si piange e si ride, ci si emoziona e attraverso lo schermo di un telefono e ci si sente anche un po’ a casa dal momento che si condivide passioni ed emozioni.

Ciò, però, ha anche i suoi risvolti negativi. Tv Time ti sbatte in faccia quanto tempo spendi per guardare serie televisive. La schermata principale della home, accosta alla foto del tuo profilo il calcolo delle ore di serie televisive che hai visto, quantificandole in giorni:

Sicuramente non è stato inserito dai creatori di Tv Time per spaventare gli utenti, ma fa capire quanto il fenomeno del binge-watching sia attuale e pienamente presente nella vita degli utenti. Negli ultimi anni, specialmente dopo la comparsa e la relativa esplosione di piattaforme di video on-demand, il binge-watching sembra essere un grande problema nella società contemporanea. “L’abbuffata” di una serie televisiva non fa altro che incrementare la sensazione di vivere all’interno di essa e di accentuare il fenomeno dell’alienazione: i rapporti sociali concreti si sgretolano e il mondo della serie televisiva appare essere il “mondo possibile” perfetto nella quale vivere.

Tv Time risulta comunque una piattaforma estremamente stimolante, sia dal punto di vista più riflessivo e culturale, sia come simpatico passatempo: gli utenti infatti commentano spesso con battute ironiche creando commenti divertenti, o ancor più creano meme e vignette inerenti all’argomento, spesso prendendo spezzoni di un episodio adattandoli al contesto.

Valutazione delle serie tv: il “peso” della reputation

Nel mondo di una community, la reputazione è un punto fondamentale. Soprattutto quando si parla di serie televisive, dove l’influenza di uno o di più può decretare il successo di un determinato prodotto. È possibile monitorare la propria web reputation tramite specifici tool, talvolta gratuiti, quali per esempio Google Alert o Tweet Reach, che servono per capire immediatamente quale contenuto abbia funzionato e quale no. La reputation è spesso sancita dai like degli utenti, dai commenti e dalle condivisioni, che forniscono dei numeri per valutare il grado di apprezzamento.

Anche quando dobbiamo scegliere una nuova serie a cui dedicarci e appassionarci, tali opinioni risultano essere il punto focale della nostra decisione. Infatti, se un prodotto viene definito da un utente con più “autorità” come scadente, saremmo portati a non sceglierlo. Per l’inverso, se un prodotto viene definito da altri utenti “di qualità”, saremmo orientati a scommettere su di esso e, quindi, ad impiegare tempo per costruire una nostra valutazione soggettiva – nel caso di utenti inesperti – e oggettiva nel caso di utenti seri e appassionati (a un genere, a un personaggio, a una storia).

Per quanto riguarda TV Ttime, la reputation può essere valutata da due punti di vista: quanto successo riscuotono le serie tv disponibili sull’applicazione e la popolarità degli utenti più attivi. Le serie tv più apprezzate saranno quelle con più recensioni e più commenti. È addirittura possibile valutare i singoli episodi, in modo che gli utenti possano capire quali sono i più apprezzati. L’apprezzamento, però, deriva dalla serie tv stessa e non tanto dall’app, come succede ad esempio nelle piattaforme di streaming, come Netflix.

Ci sono poi alcuni utenti particolarmente apprezzati dagli altri, i cui commenti sono ripostati e colmi di like: essi sono gli utenti più influenti. La stessa TV Time può essere considerata come sistema di rilevazione di reputation per quanto riguarda le serie tv, poiché crea dibattito intorno ad esse e intorno al loro grado di apprezzamento.

Su Tv Time però, diversamente dai vari siti fandom, manca una sorta di autorevolezza tra gli utenti: si prendono in considerazione tutti i commenti e le valutazioni, senza discriminazioni tra utenti con più reputation e utenti che hanno, ad esempio, visto un’unica puntata della serie ma lasciano comunque un giudizio.