“Missione su Marte” è un gioco di ruolo cooperativo in cui i giocatori dovranno risolvere le sfide ogni volta che troveranno le carte TASK, utilizzando la modalità indicata sulle carte METHOD. Ma dovranno anche prestare attenzione alle carte QUIRK che stabiliscono condizioni di gioco speciali. I giocatori sono incoraggiati ad utilizzare tutti i materiali in loro possesso, come fogli, matite, libri, mattoncini, connessione a Internet, ecc. Il gioco è suddiviso in 3 FASI suddivise in “PREPARAZIONE”, “VIAGGIO” e “COLONIZZAZIONE”.
Questo “Role Playing Card Game” si inserisce all’interno del progetto SPACE*Lab che si occupa di introdurre nuove pratiche di insegnamento per le scuole primarie, promuovere l’interesse e l’eccellenza nelle scienze, nella tecnologia, nell’ingegneria, nell’arte e nella matematica (STEAM).
Il progetto è stato pensato nella forma di un gioco di carte e vede coinvolti 210 studenti di età compresa tra i 6 e i 14 anni e 63 insegnanti di scuola primaria provenienti da 5 Paesi partner: Italia, Slovenia, Grecia, Cipro e Spagna. Il tema scelto per il gioco è “Missione su Marte”, in relazione alla recente e sempre più diffusa curiosità circa il pianeta Rosso.
Il progetto ha avuto una fase iniziale di ricerca tramite interviste agli studenti e agli insegnanti per:
- conoscere il pensiero e la comprensione degli studenti in merito alle carriere spaziali,
- conoscere le esigenze e la comprensione degli insegnanti nell’introdurre le carriere spaziali ai loro studenti
carriera spaziale ai loro studenti, - conoscere la visione che i professionisti dello spazio hanno delle carriere spaziali, il loro percorso di carriera e i problemi che si pongono nel realizzarlo e raccogliere informazioni per determinare perché hanno deciso di svolgere la loro professione nel settore spaziale.
Le osservazioni effettuate sul primo punto indicano che gli studenti non hanno una chiara comprensione delle professioni legate al settore spaziale. In effetti, la professione più citata è quella dell’astronauta. Meno frequentemente sono state menzionate le professioni di ingegnere fisico e matematico, medico, astrologo, avvocato spaziale, meteorologo, insegnante, pilota, meccanico, astronomo e costruttore. Nonostante la maggioranza degli intervistati ritenga che le professioni legate allo spazio siano più adatte per i ragazzi, poiché conoscono più uomini in questo campo e perché sono considerati più forti e coraggiosi, una buona percentuale ha sottolineato l’importanza delle discipline scientifiche spaziali e il ruolo significativo degli “attori” spaziali. Gli studenti hanno anche elencato alcune competenze necessarie, come comunicazione e collaborazione, risoluzione dei problemi, coraggio, tranquillità, salute e forma fisica, adattabilità, prontezza e capacità di orientamento.
Dall’altro lato, le risposte degli insegnanti sono state estremamente interessanti. La ricerca ha dimostrato che gli insegnanti sono ben consapevoli delle professioni legate allo spazio e sono in grado di descriverle senza difficoltà. Sono tutti d’accordo sul fatto che l’esplorazione spaziale sia un lavoro di grande importanza sociale, ad esempio per scoprire nuove fonti di approvvigionamento energetico con minor inquinamento ambientale nell’atmosfera terrestre, già sottoposta a gravi stress. I docenti sottolineano anche l’importanza del lavoro di squadra e delle capacità di comunicazione come competenze utili, oltre alle competenze tecniche e scientifiche. Sebbene la maggior parte degli insegnanti non sia in grado di consigliare in modo specifico uno studente su come trovare una professione nello spazio, affermano che sarebbero felici di poter reperire queste informazioni su Internet o di parlare con qualcuno esperto in materia. Inoltre, ritengono che documentari, video online, visite a musei spaziali, manuali, giochi di ruolo, realtà virtuale e visite di professionisti del settore spaziale (come astrofisici e astrobiologi) sarebbero molto utili per l’apprendimento degli studenti. Più della metà degli insegnanti ha dichiarato di conoscere i termini STEM e STEAM e, tra di loro, solo 4 hanno affermato di utilizzare attività STEM in classe, ma non in relazione alle carriere spaziali.
Infine, da parte dei professionisti del settore, è emerso che per gli studenti è fondamentale dedicarsi all’apprendimento delle competenze di base in matematica, fisica e programmazione, oltre a sviluppare abilità come la cooperazione, l’adattabilità e il lavoro di squadra. Inoltre, è stato sottolineato l’importanza di conoscere l’inglese come lingua chiave per comunicare con altri ricercatori del settore. Tuttavia, i professionisti non ritengono che le competenze siano più importanti della passione per il pensiero critico e per la risoluzione dei problemi, poiché le competenze necessarie possono essere sviluppate e adattate nel corso dei loro studi.
È in questo quadro che si inserisce la progettazione del gioco, che mira a stimolare gli studenti al problem-solving, al pensiero critico e creativo, in modo relativamente autonomo.
Per conoscere altre informazioni sul progetto SpaceLab visita il sito dedicato al seguente link. E se sei interessat* anche alla didattica STEM, visita il sito della cooperativa Consorzio Kairos.