Un laboratorio di fabbricazione a controllo numerico per lo sviluppo di materiali editoriali interattivi, sia multimediali, sia cartacei. Uno spazio dove produrre, giocare e imparare insieme, che offre servizi per la creazione e fruizione di contenuti e al contempo rafforza identità e coesione sociale.
Un luogo aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

La semana Sarda

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Per continuare a fare cultura insieme.
Prezzi modici, discorsi utopici .


La prima “Settimana Sarda”, avvenuta nel 2020, rappresenta il primo evento collaborativo che si è svolto presso la Foresteria, sede sarda dell’associazione. Durante questa settimana, ogni giorno, per quattro ore, ci siamo incontrati in sessioni di lavoro, che si sono svolte sia in presenza in streaming, per coinvolgere anche i membri che non potevano essere fisicamente presenti.

La regola era che ognun* doveva dedicare un’ora alla settimana a raccontare/spiegare una cosa che su cui lei era un’esperta e che secondo lei era importante che tutti nell’associazione sapessero.

Parallelamente, abbiamo pianificato una serie di attività e invitato esperti esterni a tenere conferenze su tematiche specifiche che desideravamo approfondire. Ad esempio, si è tenuta un’intervista con la coppia Persico/Jaconesi, durante la quale Salvatore, ha tenuto una conferenza dettagliata sul fenomeno del data grabbing. Inoltre, Oriana ha presentato una sua intuizione significativa in merito al rapporto tra tragedia e digitale.

Alla conclusione dell’evento, abbiamo accumulato una considerevole quantità di materiale video e abbiamo sperimentato diversi modi per organizzare almeno un indice degli argomenti trattati.

È possibile visualizzare le prime puntate su YouTube, tramite il seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=7CF71WVM4To&list=PLPVsaC2AxbMgcsLiHB39UOFK3EQb81c4s.

Nei commenti del video è disponibile un indice che facilita l’accesso ai punti specifici in cui sono affrontati gli argomenti corrispondenti.

Questo sistema è stato ideato per essere utilizzato in modo interattivo: i commenti contengono i link diretti ai punti specifici in cui vengono trattati gli argomenti nel video. È possibile visionare brevi segmenti del video e, se si individua un punto di particolare interesse, si può inserire un commento riportando anche quel concetto. Questo approccio di indicizzazione umana organizzata consente di apportare un taglio editoriale, trasformando il materiale in una selezione antologica dei discorsi trattati.

Ecco un esempio di alcuni degli argomenti che abbiamo percorso in quei giorni: ciascuno di noi ha indicato

@giuliag6162

@giuliag6162

0:001:37 Presentazione della giornata Dopo i saluti di rito, vengono introdotti i due interventi della giornata: Alex che parlerà delle strisce streaming e Cecilia che farà la prima lezione di fotografia

2:506:00 Chi sono e cosa faccio Alex si racconta: cosa fa e da dove nasce la sua passione. Ha fatto una tesi triennale in linguistica e Daniela suggerisce potrebbe essere interessante per trattare i “chatbot”. In particolare, si è occupata di “interlinguistica”

4:535:47 Pillola Cos’è l’interlinguistica

@francescapavese857

@francescapavese857

00:36:00 Rita e L’idea di un atelier aperto

00:36:40 Il making of forme potrebbe prendere?

00:37:30 Il making of non specifico ma di tutto, perché ciò che interessa è il processo 00:38:10 Come lo chiamiamo se non making of?

00:39:10 Si tende a vedere solo la performance finale, noi guardiamo al percorso

00:39:28 Documentare tutto anche la noia

00:40:32 Spostare il focus dalla performance al processo

00:41:00 Intervento di Rita riguardo all’origine creativa dell’idea, alla sua genesi Suggestioni Quanto la noia è creativa? c’è una letteratura su questo o comunque una corrente pedagogica che vede la noia come momento fondamentale nella genesi creativa L’importanza di annoiarsi di Leone Fernando in antitesi a La noia di Moravia

@chiarapoletti6734

@chiarapoletti6734

00:18:00 coda di discorso di Alex sul tema del: “making of” per i film di animazione

al 00:27:12 su Animazione Giapponese e interesse del pubblico a riguardo dell’aspetto produttivo o del “behind the scene” per i film

00:20:20 RUSTER TEEETH PRODUCTION  – Cos’è, come nasce, evoluzione ed engagement; link: https://it.qwe.wiki/wiki/Rooster_Teeth

@MarianoTomatis77

@MarianoTomatis77

0:30:00 Alcuni video si guardano anche quando non c’è interesse per la materia: l’interesse è dato da chi parla.

0:30:25 Importanza dello sfondo: più è naturale, più incoraggia l’empatia con chi guarda.

0:30:50 Influenza dell’abito indossato sull’impatto emotivo del video.

0:31:23 Utile ragionare come spettatori, prima che come content creator.

0:31:39 Volatilità delle posizioni raggiunte su Internet: dalle stelle alle stalle (e viceversa) in pochi giorni.

0:32:00 Mostrarsi in modo amichevole con la community, importanza dell’accoglienza.

0:32:21 Cogliere e valorizzare il nucleo emotivo di chi segue un canale in quanto appassionato di qualcosa.

0:32:57 Chi guarda coglie la differenza tra chi parla seguendo un copione e chi invece prova una passione sincera. 0:33:07 Coinvolgere direttamente l’artista perché parli di sé fa leva sulla sincera passione che prova verso la propria attività.

0:33:33 Elemento di intratestualità: inserire un richiamo a un video precedente (“callback”), che gli spettatori storici vivono come un premio di fedeltà.

0:34:26 Elemento di intertestualità: proporre un legame con il background culturale di uno spettatore casuale, con l’intento di agganciarlo e fidelizzarlo.

0:34:44 Esempio: quando si parla di stop motion, agganciarsi a un film molto noto (“A Night before Christmas”), citando opere che lo spettatore conosca già bene.

0:35:16 Alex conclude. Daniela propone di ragionare sul concetto di “making of”.

0:35:42 A Bruxelles Rita aveva un atelier aperto dove poteva fare cose proprie o guardare il lavoro degli altri. A Torino manca uno spazio di coworking libero. In questo blocco, Alex illustra alcuni principi per la realizzazione di video emotivamente vicini al pubblico, tali da fidelizzare gli spettatori. Approfondimenti: il discorso complessivo si presta bene a un elenco puntato di principi (un decalogo di buone pratiche?) alla base di un buon videoblogging.

@alessandrarichetto4422

@alessandrarichetto4422

42:26 “artisti completamente diversi che mettono a disposizione una fase di processo”, un Behind the scenes à la “grande fratello”.

43:50 il processo creativo e d’ispirazione dell’artista, vero catalizzatore di interesse, rispetto al mero tutorial tecnico. E’ vero che esistono libri “inspirational” ma il creativo agisce spesso in modo non lineare e il video è più portato a trasmettere il vero iter di concepimento e realizzazione.

45:44 due pensieri sulla targhettizzazione del “grande fratello” e la questione dell’audience. “Dipende cosa ci si racconta in questo grande fratello”

47:30 domanda: “La pazienza voyeuristica ha qualcosa in comune con i tempi radiofonici o televisivi? Se sbaglio più volte riprendendo il processo dall’inizio, si ricorre a un “montaggio” che taglia o uno può lasciare la telecamera accesa e agire come nulla fosse, senza considerare che chi mi guarda è lì per vedere dove vado a parare?”

@macepr

@macepr

00:06:3800:07:50 Cosa è strisce streaming?

00:08:3900:09:03 Cosa faremo noi?

00:09:0300:10:44 Cosa è Twitch e qual è la differenza con Youtube? “È una retroscena di Youtube (…) Mentre su Youtube esce il libro con la copertina, su Twitch escono gli appunti disordinati di un creativo”

00:10:4500:11:46 Difficoltà e sfide del nostro progetto per la piattaforma Twitch. “Twitch è un metodo sbagliato per partire a formare una community”