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Un luogo aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

IL VIAGGIO DELL’EROE (E DEL DADO)| III- DAL 3D AL 2D DELLA NARRAZIONE

Eccoci giunti alla fine del viaggio. Abbiamo iniziato dalla realtà americana dei Critical Role, gruppo di attori, doppiatori e ruolatori hardcore che hanno affondato le loro radici su YouTube per espandere i loro rami a tutti i wannabe giocatori di ruolo (anche coloro che non sapevano di esserlo).
Abbiamo visto che il tipo di intrattenimento è stato ben apprezzato dai giovani, tanto da spingere i suddetti Critical Role ad allargarsi fino alla creazione di un media franchise, e lo stesso è arrivato ad inglobare in qualche modo tutte le declinazioni del loro format, compresi i nostrani Inntale.
Si tratta anche nel nostro caso di un gruppo di giovani celebrità del web con una formazione attoriale o di doppiaggio che unitisi nella passione del gioco di ruolo, streammano le loro campagne sino a diventare, anch’essi, personaggi dueddì protagonisti di fumetti.

Di recente i Critical Role hanno avuto una grandissima occasione: tramutare in avventure animate la loro prima e più famosa campagna: La leggenda dei Vox Machina.
La serie nasce inizialmente come progetto Kickstarter che ha guadagnato in pochissimo tempo 89.000 sostenitori. Una campagna passata decisamente in sordina, si vede, tant’è che Amazon Prime ha deciso di prenderla sotto la sua ala e rilasciarne le puntate a blocchi di tre durante tutto Febbraio 2022.

Il grande appeal che ha la serie è principalmente sui fan della saga, i cosiddetti Critters, ma ad un occhio esterno la serie può risultare in un certo senso un po’ dubbia per quanto riguarda le scelte di storytelling e le scene che vengono mostrate.
Molte scene, ci dice la sceneggiatrice e game master Alice Fazzari, sono il risultato di specifiche dinamiche di gioco tipiche di Dungeons and Dragons: il chierico che non riesce a curare un ferito grave senza un apparente motivo è il risultato della mancanza di potere magico del personaggio (i cosiddetti slot di mana) che li ha già usati tutti in combattimento. O il druido che non si sente di agire, senza motivo, è il risultato del malus “impaurito” attribuitele durante la giocata.

Critical Role la serie, quindi, finisce per attirare in maniera genuina soltanto un pubblico di conoscitori delle gesta dei Vox Machina, che ripercorrono così le prime avventure dei loro beniamini, mentre per un pubblico di curiosi estranei al progetto la serie può sembrare oscura e contorta in determinati punti, anche se cruciali.
Il giocatore di Gioco di Ruolo che ben consoce le dinamiche di Dungeons and dragon, al massimo, può divertirsi a trovare questi “easter egg” narrativi, ma il processo di comprensione avviene esclusivamente nella sua testa: si tratta della perdita di un processo di tipo ricombinante e interattivo, come lo è la stesura di una campagna di un gdr, in favore della pura linearità che può esprimere la serie televisiva. Si ha solo l prodotto finale che finisce per risultare piatto, narrativamente parlando, perché la parte interessante della stesura della campagna è il processo e lo sviluppo.