Un laboratorio di fabbricazione a controllo numerico per lo sviluppo di materiali editoriali interattivi, sia multimediali, sia cartacei. Uno spazio dove produrre, giocare e imparare insieme, che offre servizi per la creazione e fruizione di contenuti e al contempo rafforza identità e coesione sociale.
Un luogo aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

Conspiracy for Good: giocando a cambiare il mondo?

“Come possiamo motivare migliaia e migliaia di persone da tutto il mondo a fare del bene?” “Con un gioco!” deve aver pensato Tim Kring, regista e sceneggiatore statunitense, prima di sviluppare Conspiracy for Good – un Alternate Reality Game (ARG) molto particolare.

Come tutti gli ARG Conspiracy for Good è una narrazione multipiattaforma. Vuol dire che la storia del gioco veniva raccontata attraverso video, siti web, giochi sul cellulare, messaggi e i social, sopratutto Twitter. I giocatori – per poter sbloccare frammenti della storia – dovevano risolvere enigmi, condividere indizi, decifrare documenti e musica e giocare giochi sul cellulare. Non soltanto potevano esplorare il mondo fittizio ma aiutavano anche a sviluppare la narrazione. Gli interazioni tra giocatori (o tra game designer e giocatori) creavano così “micro-stories”. Tuttavia Conspiracy for Good è un ARG piuttosto “thickly plotted” e “close-ended” prendendo in considerazione il “ARG narrative design continuum” proposto nel paper Design Tactics for Authentic Interactive Fiction: Insights from Alternate Reality Game Designers. Ma come si arriva da un ARG al impegno sociale nel mondo reale?

Il motivo centrale della storia era di aiutare il personaggio principale a costruire una biblioteca in Zambia. Per portare avanti la narrazione i giocatori venivano invitati a donare libri. Come risultato si raccoglievano 10.000 libri dotando/ costruendo così 5 biblioteche in Zambia. Inoltre la piattaforma principale dell’ ARG rimandava su siti di progetti sociali e i giocatori potevano usare il gioco per essere coinvolti nelle loro comunità locali. Trattandosi di una relazione confusa da gioco ed impegno sociale nel mondo reale viene chiamato “Social Benefit Storytelling”.

Ma l’aspetto dell’ impegno sociale non è l’unica particolarità dell’ ARG. Alla narrazione online seguivano una serie di eventi a tempo reale per quattro sabati di fila a Londra dando così una componete diversa al gioco – quello del live action role play.

Però bisogna ricordarsi una cosa: Realizzare un ARG di queste dimensioni (una collaborazione di Tim Kring, The company P, l’agenzia Hyper e in totale più di 130 persone in 5 paesi diversi) è molto costoso. Conspiracy for Good è stato finanziato dalla Nokia che ha usato il gioco per introdurre una nuova tecnologia (Point and Find technology). Da un lato il gioco ha avuto un impatto sociale e ha incoraggiato tante persone ad impegnarsi, dall’ altro lato è da parte motivato da un fattore capitalistico.

Fonti:

  • E.Bonsignore, V.Moulder, C.Neustaedter, D.Hansen, K.Kraus (2014): Design Tactics for Authentic Interactive Fiction: Insights from Alternate Reality Game Designers
  • http://cfg.wikibruce.com/Home
  • https://www.argn.com/2010/06/tim_kring_and_the_company_p_team_up_to_form_a_conspiracy_for_good/
  • https://www.wired.com/2010/08/conspiracy-for-good-a-recap-of-an-arg-by-the-creator-of-heroes/
  • https://www.youtube.com/watch?v=wN590e-fopc