L’essere umano è alla continua ricerca dell’innovazione. In molti ambiti infatti, con l’ausilio della tecnologia, stanno nascendo nuove strategie e nuove modalità che vengono applicate a diversi ambiti con scopi differenti. Tra queste compare anche lo sfruttamento dei cosiddetti ARG, gli Alternate Reality Games. Nati per ampliare il coinvolgimento dello spettatore/giocatore, oggi vengono utilizzati anche nell’ambito del marketing, che può così avere un’arma in più per agire sugli utenti. In fondo gli ARG permettono di espandere i confini di un prodotto multimediale, coinvolgendo la vita reale dei soggetti, che si sentono così parte del meccanismo e si attivano, consultando ogni campo possibile. Gli utenti si trasformano in piccoli Sherlock Holmes ed indagano, partendo da alcuni indizi che vengono disseminati e che portano ad un premio finale. L’immersione è perciò totale e permette di dare vita ad una community in totale collaborazione per raggiungere la meta. Col passare del tempo, la ragnatela si infittisce.
I Love Bees: le dinamiche di un ARG innovativo per lanciare Halo 2
Per la campagna promozionale di Halo 2, nel 2004, fu realizzata una delle ARG più folli di sempre.
I membri della comunità di Halo ricevettero infatti per posta, dal nulla, una serie di vasetti di miele grandi, apparentemente senza motivo. Infatti le api non avevano alcun nesso esplicito con Halo, noto videogioco che coinvolge soprattutto in prima persona ambientato in una società tecnologica e robotica. Nel periodo dell’inspiegabile consegna del barattolo di miele uscì il primo trailer di Halo 2. I fan notarono che, per una frazione di secondo, l’indirizzo xbox.com era stato sostituito da ilovebees.com. Questo era il blog di un appassionato di api che appariva come recentemente hackerato: sulla schermata principale si potevano leggere una serie di messaggi no sense, dati corrotti e conti alla rovescia. L’ipotesi sulla presenza di un ARG nascosto si diffuse, dando vita ad una community formata dai fan, che si misero subito all’opera per tentare di svelare l’arcano.
Melissa, l’ape regina di I Love Bees
I giocatori decodificarono queste informazioni sul sito e appresero che l’hacking era frutto di un’intelligenza artificiale malvagia chiamata “Melissa”. Melissa inizialmente si fece conoscere sul sito web interagendo con i giocatori e narrando la storia di come ella avesse perso la memoria. Man mano che gli utenti interagivano con lei, la sua memoria tornava, e la sua personalità divenne sempre più folle e dominatrice. Gli utenti web ebbero addirittura modo di svolgere conversazioni telefoniche con il personaggio, obbedendo alle sue richieste sempre più stravaganti. Per esempio, una volta Melissa ordinò a un gruppo di giocatori di formare una piramide umana in un determinato luogo. In altri frangenti chiese di raccontarle barzellette, condividere storie personali o cantare canzoni da lei indicate. Alla fine di questo periodo Melissa sparì affermando di essere tornata nel suo tempo ma non prima di aver dato il via agli eventi del mondo di Halo 2 e con l’invito a quattro cinema nei quali alcuni partecipanti all’ARG poterono giocare in anteprima ad Halo 2. I fortunati ricevettero anche un DVD commemorativo
I Love Bees si è aggiudicato nel corso degli anni molti premi per la sua innovazione e per essere stato uno dei primi ARG creati e in grado di mobilitare numerosi utenti di una community.
Un ottimo meccanismo quindi, con il vero premio che si celava dietro il gusto di inseguire gli enigmi tramite gli indizi e la soddisfazione di arrivare per primi alla soluzione.
Miriam Valente & Veronica Guariso & Marco Panteghini & Flaminia Bucarelli
https://plarium.com/it/blog/che-cosa-sono-gli-arg/
https://leganerd.com/2015/01/23/alternate-reality-games-cosa-sono-e-perche-giocarci/
https://en.wikipedia.org/wiki/I_Love_Bees
https://leganerd.com/2015/01/23/alternate-reality-games-cosa-sono-e-perche-giocarci/