Pinterest è un social network creato per condividere fotografie, video o immagini che gli utenti possono salvare, condividere e catalogare in bacheche in base ai differenti temi.
Fondato a Dicembre del 2009 da Ben Silbermann, Paul Sciarra e Evan Sharp, grazie al passaparola online, in dieci anni questa piattaforma ha raggiunto 300 milioni di utenti attivi mensili in tutto il mondo, diventando oggi uno tra i 100 siti web più visitati.
Si può descrivere Pinterest come un “catalogo di idee” virtuale, il cui nome ne racchiude tutta l’essenza e la funzionalità: la parola Pinterest deriva dall’unione delle parole inglesi “pin” (spillo o puntina) e “interest” (interesse).
La grafica intuitiva consente all’utente di raccogliere, ordinare e organizzare i contenuti online provenienti da diverse fonti nella propria pagina personale. La registrazione è gratuita e come tutti i social ci sono diversi modi per creare un nuovo account, ad esempio, attraverso un “invito” di un amico già iscritto, ci si può registrare direttamente sul sito utilizzando il proprio indirizzo email o, in alternativa, tramite un collegamento con il proprio profilo Facebook o Twitter.
Pinterest è una grande vetrina che ispira gli utenti di tutto il mondo; grazie alle continue condivisioni dei propri pin, si è costruito un ruolo molto importante nella costruzione del bisogno d’acquisto, soprattutto nei campi dell’e-Commerce, del Food e del Fashion. Gli account di Pinterest rappresentano il 90% delle condivisioni social in rete e la piattaforma è la seconda più grande per traffico di utenti.
Come funziona?
Ogni “pin” presente sulla piattaforma è stato precedentemente caricato tramite un link esterno o salvato direttamente dal sito e, una volta che gli utenti iniziano a creare bacheche e aggiungere i propri contenuti, altri utenti possono fare un “repin”, ovvero salvare quella stessa immagine sulla propria bacheca.
La pagina iniziale che ci viene proposta, seleziona le immagini in base ai nostri gusti e alle nostre ricerche più recenti. Chiunque può quindi caricare, salvare e ordinare i pin nelle proprie bacheche, che funzionano da veri e propri “contenitori di idee”, organizzate per temi, in modo da essere facilmente classificate e trovate da altri utenti. I contenuti aggiunti da ogni utente possono poi apparire nella home di altri utenti, che, a loro volta, hanno la possibilità di salvarli, condividerli, o “provarli”, caricando nella sezione dedicata ai commenti il proprio risultato.
Ognuno ha inoltre la possibilità di creare suoi pin personali con un’immagine trovata online o scattata con il proprio telefono. Per farlo deve selezionare l’immagine che desidera salvare, fare clic sul pulsante “Aggiungi” su Pinterest, e, infine, copiare e incollare l’URL dell’immagine nella casella di collegamento. Così facendo l’utente di Pinterest ha la possibilità di arricchire la piattaforma con contenuti propri che verranno poi condivisi da altri utenti, e che, a volte, potranno fungere da feedback verso l’autore del pin, come nel caso del caricamento del proprio “risultato”. Una volta creato il nuovo pin sarà possibile vedere a chi è piaciuta, chi ha commentato, o chi ha fatto “repin”.
Ogni utente può poi “seguirne” altri, in modo da visualizzarne sempre tutti i pin nella propria timeline. Grazie alla sezione “Esplora”, invece, è possibile visualizzare contenuti simili ai pin che sono stati precedentemente salvati. Un’altra funzione molto utile è la ricerca visiva, veloce ed immediata, tramite la piccola lente di ingrandimento che compare nell’angolo sinistro in basso delle immagini. Cliccandovi sopra si apriranno diversi contenuti simili a quello che stavamo guardando, dando così più scelta e nuovi spunti all’utente.
È possibile interagire attraverso l’utilizzo di tre simboli:
• una V di spunta, utilizzata per tenere traccia dei Pin provati e lasciare utili suggerimenti;
• il simbolo di un cuore, classico metodo per mettere mi piace;
• aeroplano di carta, permette di inviare un pin a un utente desiderato.
La natura social e la partecipazione attiva degli utenti di Pinterest si possono suddividere in tre livelli:
- Gli utenti definiti “pinners” hanno la possibilità di “salvare” i contenuti in bacheche sul proprio profilo personale, condividere le proprie passioni con persone da tutto il mondo e seguire diversi argomenti ed altri utenti con gli stessi interessi (content-driven).
- Gli utenti possono pubblicare nuove immagini o fotografie in cui mostrano i progetti che hanno provato, confrontandosi tra loro e dialogando nella ristretta finestra dedicata ai commenti. In questo modo possono condividere le proprie esperienze, competenze e conoscenze in un determinato settore o rispetto ad uno specifico argomento, costruendo così un loro senso di appartenenza.
- Per i blogger o proprietari di aziende, siti web o e-commerce (come ad esempio Etsy), Pinterest risulta essere un semplice ed efficace strumento per l’acquisizione di visibilità, dove poter promuovere uno specifico prodotto o in generale un marchio, creando un’identità forte, unica e riconoscibile agli occhi degli altri utenti (Personal Branding).
Si può definire Pinterest un social moderno, utile e divertente.
Moderno perché rispecchia al massimo il modus operandi della società attuale: bombardamenti di immagini, movimento continuo di idee e pensieri, velocità di ricerca ed un’ampia scelta che tocca tutte le sfaccettature del soggetto ricercato.
Utile perché molto ben strutturato e i contenuti sono facilmente organizzabili e gestibili dagli utenti.
Divertente perché stimola la mente ed è un’alternativa decisamente più personalizzata rispetto alla classica ricerca su Google Immagini. Pinterest inoltre dialoga veramente facilmente con Facebook e Instagram. L’utente è qui chiamato non a produrre immagini, ma a organizzare contenitori interattivi. È un prosumer perché cataloga le proprie bacheche come se stesse arredando uno spazio personale, cosa che effettivamente accade, anche se si tratta di uno spazio virtuale.
Pinterest ispira ed incoraggia gli utenti alla creatività, sia online che offline, dando vita ad uno spazio in cui le persone, unite da interessi comuni, possono condividere, interagire, creare e consumare insieme contenuti, apportando alla conversazione il “valore aggiunto” dato dalla loro esperienza personale. Generalmente questa interazione non si limita esclusivamente a Pinterest, ma prosegue in altre forme e con altre modalità su diversi social media e piattaforme digitali, come ad esempio Instagram e YouTube.
Pinterest è uno strumento molto utile per tutte quelle persone che vogliono trovare nuove idee per arredare casa, per cucinare qualcosa di diverso, per trovare nuove mete turistiche o semplicemente per trovare un qualsiasi tutorial su qualsiasi cosa ci piaccia fare o imparare. L’obiettivo non è quello di connettere persone, ma quello di connettere idee e ispirazioni che molto spesso si sono poi trasformate in un’esperienza d’acquisto.
Digital Reputation
La reputazione è un meccanismo onnipresente, imprescindibile e spontaneo attraverso il quale ci fidiamo gli uni degli altri in tutti gli aspetti della nostra società; uno strumento di controllo sociale in grado di orientare i giudizi, le scelte e le azioni di tutti noi.
Identificandosi come una valutazione sociale su una serie di criteri, la reputation, oggi tramite il web, è sancita dagli stessi utenti che determinano il successo o il fallimento dell’attività online di uno specifico profilo social o di un determinato brand tramite le visualizzazioni, i like, i commenti e le condivisioni. Per questa ragione la reputazione da immateriale diventa quindi merce, un qualcosa che possiamo scambiare.
Pinterest è una piattaforma online che si occupa della raccolta di immagini ed è molto popolare tra gli appassionati del fai da te. Attualmente l’audience di questa piattaforma si stima è composto principalmente da donne (80%), molte delle quali attorno o sopra i trent’anni.
Utilizzando un orientamento visivo, questo social network è molto focalizzato sul concetto di stile di vita di una persona, permette di condividere i propri gusti e interessi con gli altri. Ogni idea è rappresentata da un “pin” che include un’immagine, una descrizione e un link che conduce alla sua fonte online. Cliccando sull’URL del pin l’utente potrà avere maggiori informazioni e decidere di interagire. Non è solo una galleria di belle immagini, ma un vero e proprio motore di ricerca di contenuti.
Come gli altri social network anche Pinterest si basa su un algoritmo per determinare cosa apparirà sul feed dell’utente. Più un pin sarà di alta qualità, arricchito di testo nella sua descrizione e popolare tra gli utenti, più alta sarà la sua possibilità di apparire in alto nei feed altrui o nelle ricerche.
Nella propria home page ci sono due tipi di contenuti: i pin degli amici (da loro caricati o ripinnati) e i pin che Pinterest giudica possano essere di tuo gradimento in base alle ricerche che effettui e alle bacheche che hai creato.
Nel caso di Pinterest, gli utenti creano il proprio profilo personale (una seconda identità) dove mettere in risalto i propri interessi e le proprie passioni. In quanto social media di natura visiva, in questa piattaforma l’attrattività estetica delle immagini ricopre un aspetto fondamentale nel successo di un profilo all’interno del proprio settore di competenza, in quanto ne aumenta l’authority. La reputation su Pinterest corrisponde alla valutazione (attribuzione di valore) che la community conferisce alle creazioni degli altri utenti.
La crescita di Pinterest nel 2019 registra un incremento del 27% di profili tenendo conto sia degli utenti che delle aziende. Ciò non sarebbe stato possibile se questo social non avesse goduto di una determinata reputazione. Ma quali sono gli elementi in grado di creare un’idea solida e positiva nella mente degli users?
Innanzitutto, la visibilità. I dati parlano chiari, i pin si diffondono 100 volte più velocemente di un tweet ed hanno una vita media 16 000 volte più lunga di un post su Facebook. Pinterest conta inoltre 250 milioni di utenti attivi e da poco propone la funzione Analytics per gli account business, uno strumento di monitoraggio che permette di identificare quali contenuti sono stati più efficaci e quali strategie hanno portato a concreti risultati. Qui entra in gioco la reputazione digitale personale di ciascuno che sia esso una persona o un’azienda. Per accrescere e migliorare la nostra digital reputation è necessario essere attivi all’interno della community, commentando ed interagendo con i follower o repinnando, così da aumentare la propria visibilità ed in seguito riscontrare un maggiore feedback da parte degli altri pinners.
La creazione costante di nuovi contenuti accresce la reputation degli utenti e ottimizza la ricerca all’interno di Pinterest, contribuendo così anche a migliorare il social stesso.
Per concludere si può evincere un rapporto di interconnessione tra la reputation di questo social e degli users, poiché entrambi beneficiano delle vicendevoli personali migliorie ed accorgimenti.
Carolina Botto
Vanessa Pirri
Arianna Parodi
Giorgia Serra