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Google Charts

Di Rachele Cataldo

L’attività della narrazione è da sempre associata all’utilizzo di uno strumento canonico: la parola. Nel mondo contemporaneo e del web 2.0 tuttavia, le parole non bastano più. Sembra, infatti, che soprattutto quando è necessario narrare un processo, le tappe di un progetto e – più generalmente – una storia, gli strumenti più utili sono le immagini. Immagini delle statistiche, i numeri dei risultati, le forme dei grafici che con diversi colori imprimono nella mente dell’ascoltatore un’idea forte e diretta del passaggio narrato. Quest’attività è chiamata Data Storytelling proprio perché è attraverso i dati, rimaneggiati e incorniciati in infografiche interattive, che il narratore comunica la propria storia.

Google Charts è uno strumento completamente gratuito che offre la possibilità di creare grafici interattivi in maniera semplice e intuitiva.
Con questo strumento Google è possibile scegliere fra un’ampia galleria di grafici (da quelli di dispersione ai treemap), configurabili e personalizzabili dall’utente, per meglio adattarli alle sue esigenze. Il tool garantisce anche la possibilità di unire diverse tabelle di dati (che devono condividere però gli stessi dati) e creare dei widget (come category picker, range sliders,…); l’utente quindi può interagire con questi widget e scegliere i dati da visualizzare.
Google Charts è compatibile con tutti i browser (cross-browser) e con tutte le piattaforme (Android, iOS) senza il bisogno di installare particolari plugin.
Charts ha inoltre la possibilità di modificare e ricalibrare i grafici creati, anche con dati dinamici, ossia in continuo cambiamento. Questa sua dinamicità è molto utile quando si creano sondaggi con GoogleForm: i dati raccolti vengono trasformati in tempo reali in grafici (esportabili a loro volta in fogli di calcolo).

Chiara Varaschin

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