L’anali SWOT (Strengths Weaknesses Opportunities Threats) è uno strumento di pianificazione strategica, ideata da Albert Humphrey. Utilizzata per valutare i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce nella creazione, nello sviluppo e nel raggiungimento di un obiettivo riguardante un progetto aziendale o personale.
Quali sono le fasi che tipicamente vengono seguite durante un’analisi di questo tipo?
Il primo elemento da definire è l’obiettivo finale desiderato. A partire da questo si definiscono i punti principali dell’analisi SWOT, suddivisi rispettivamente in interni (punti di forza e debolezze) ed esterni (opportunità e minacce): 1) Punti di forza/Stengths: le attribuzioni dell’organizzazione che sono utili a raggiungere l’obiettivo; 2) Debolezze/Weaknesse: le attribuzioni dell’organizzazione che sono dannose per raggiungere l’obiettivo; 3) Opportunità/Opportunities: le condizioni esterne che sono utili al raggiungimento dell’obiettivo; 4)Minacce/Threats: le condizioni esterne che potrebbero recare danni al raggiungimento dell’obiettivo posto. L’efficacia dell’analisi consiste nell’attuare delle letture incrociate tra le quattro differenti categorie per riuscire a identificare le azioni da compiere e le strade da intraprendere per riuscire a raggiungere l’obiettivo prefissato. Se un obiettivo risulta irraggiungibile, verrà posto un nuovo obiettivo che vedrà il ripetersi del processo avvenuto in precedenza. Nel momento in cui un obiettivo risulta raggiungibile, l’analisi SWOT è utilizzata come input per generare possibili strategie come ad esempio le modalità con cui sfruttare i punti di forza, come riuscire a migliorare le debolezze, come sfruttare le opportunità e come ridurre i rischi.
Gaia Cazzuli
Interactive Storytelling and Art 2019