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Un luogo aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

I CHING

Il termine I Ching significa “libro delle mutazioni”. Il libro contiene un metodo che descrive la situazione attuale della persona che lo ha consultato e prevede il modo in cui sarà risolto in futuro se la posizione corretta viene adottata. È un libro divinatorio e anche un libro morale, nello stesso tempo in cui la sua struttura e simbolismo è un libro filosofico e cosmogonico.

Nell’I Ching si osserva un sistema di numerazione binaria, allo stesso tempo geometrico e aritmetico, in cui una linea continua è allo stesso tempo tutti i numeri dispari e uno spezzato, le coppie. Le linee degli esagrammi sono costruite dal basso verso l’alto, a differenza della successiva scrittura cinese, che è costruita dall’alto verso il basso.

Metodi di consultazione:

-Bastoni di achillea: vengono utilizzati 50 bastoncini achillea, lasciando uno a parte sono divisi in un certo modo in gruppi gli altri. È un sistema che assicura che solo l’energia del consulente interverrà. La divisione a caso e il conteggio degli steli era un’operazione complessa ridotta a numeri, che a loro volta rappresentavano linee spezzate o intere linee, a seconda che fossero pari o dispari.

-Monete comuni: è un sistema che consiste nel tirare contemporaneamente tre monete. Le monete possono essere di qualsiasi tipo, preferibilmente delle stesse dimensioni e valore, e del corso corrente. Una volta scelte le monete, è consigliabile utilizzarle sempre e usarle individualmente e personalmente.

-Monete cinese: la consultazione attraverso l’uso di monete cinesi acquisisce una connotazione speciale per la sua connessione simbolica ancestrale. Questi sono rotondi, con un buco quadrato al centro. La circolarità rappresenta il principio creativo di yang, mentre il buco quadrato simboleggia il principio dello yin, lo spazio limitato della Terra ricettiva. Ad ogni lato delle monete viene assegnato un valore statico, in modo che quando si aggiungono le tre monete gettate si ottiene una somma totale tra sei e nove, e questo determina se la linea della linea esagramma è yang (dispari , linea continua) o yin (coppia, linea spezzata).

Tradizionalmente le monete venivano purificate e benedette, e poi tenute in alto come una sporgenza o un soppalco sopra la spalla, e solo spostate per la consultazione.

Tre monete cinesi. I primi due a sinistra sono in Yang e l’ultimo in Yin.

Maria Cecilia Pena

L’I CHING, risalente alla dinastia Zhou è uno dei libri più importanti per la cultura cinese, ed è infatti ritenuto uno dei libri classici di questo paese sin da prima della nascita dell’impero.

Il titolo riporta due termini: Ching (o Jing o King), che significa “il libro” e I (o Yi), “dei mutamenti” o “della versatilità”. La nostra traduzione in italiano del nome di quest’opera può tuttavia risultare diversa rispetto a quella degli altri paesi nel mondo, proprio perché i due termini cinesi possono essere sia sostantivi, sia aggettivi, sia verbi e dunque non esiste un significato universale perché dipende dall’interpretazione data.

Si ricorda che il mondo antico si affidava molto spesso alle divinità e ai segni che provenivano da un mondo altro; l’I CHING si pone alla base, quindi, di una richiesta di concretezza e manifestazione reale da parte di coloro che desideravano delle risposte.

Viene utilizzato a partire da Confucio (considerato come il primo ad aver scritto dei commentari canonici al testo) come “libro della saggezza”; poi, a livello più popolare, in termini divinatori (cioè ottenendo informazioni dal cosmo partendo dai segni che contraddistinguono questa pratica), fino a quando anche filosofi, medici, matematici e uomini di scienza decidono di sfruttarlo per ottenere delle risposte alle proprie domande.

Tramite l’I CHING è dunque possibile “prevedere il futuro” oppure più semplicemente “ottenere risposte”. In che modo? Il sistema con cui è possibile leggere le risposte è costituito da 64 esagrammi, costituiti da due trigrammi e composti da 6 linee spezzate (yin) o intere (yan). Le linee possono essere fisse o mobili. Lanciando tre monete uguali (decidendo precedentemente quale faccia rappresenti lo yin, che varrà 2, e quale lo yang, che varrà 3), si compone l’esagramma in risposta ad una domanda. Si sommano quindi i valori ottenuti partendo dal basso e proseguendo verso l’alto.

Esiste anche un altro sistema per leggere gli esagrammi, ovvero quello in cui si sfruttano degli steli di millefoglie, tuttavia l’estrazione delle linee dal risultato ottenuto dalla consultazione risulterà variata da quella che uscirebbe osservando il primo metodo descritto.

Infine, se non si hanno monete o steli a disposizione, è possibile provare consultare il libro dei mutamenti direttamente su internet (ad esempio su questo sito: http://www.dossier.net/relax/i-ching/index.html).

Tatiana Dimartino

Interactive Storytelling and Art 2019