Un laboratorio di fabbricazione a controllo numerico per lo sviluppo di materiali editoriali interattivi, sia multimediali, sia cartacei. Uno spazio dove produrre, giocare e imparare insieme, che offre servizi per la creazione e fruizione di contenuti e al contempo rafforza identità e coesione sociale.
Un luogo aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

Andrea Villa: il Banksy torinese

Andrea Villa è lo pseudonimo di un artista ventenne comunemente noto come il Banksy di Torino. Il nome è Andrea Villa è quello di una persona qualsiasi, che per primo aveva pubblicato su Twitter uno dei suoi finti manifesti. Il nome venne ripreso dal quotidiano Libero ed è rimasto associato all’artista. È diventato celebre per le sue affissioni satiriche in spazi commerciali della città, basate su fatti di attualità e politica nazionale e mondiale.

In ogni singolo lavoro c’è un fotomontaggio, un remix di concetti e immagi­ni che destruttura i significati, mischiando il colto con il trash, in una sorta di “street art” 2.0. Questo “detour­nement” di elementi estetici, per certi versi simile al “situazionismo” degli anni Sessanta, utilizza il collage e il fotomontaggio di matrice dadaista come linguaggio globale e democratico ma al tempo stesso “alto”, citando in ciascuna opera elementi tratti dalla storia dell’arte. (A. Villa)

L’impatto mediatico che le sue opere hanno sul web, ovvero come esse vengano recepite e commentate, è un fenomeno a cui lo stesso artista è interessato.

Tra i suoi lavori troviamo Marie Le Pen, Matteo Salvini e Donald Trump  testimonial di rasoi da barba, suggerendo il tipico “moustache” dadaista che compare anche sulla Gioconda di Leonardo da Vinci reinterpretata da Duchamp nel ready-made “L.H.O.O.Q.”.

Eau Di Nolfi, con soggetto Mario Adinolfi, il cui slogan recita “Le vrai homme“, emula una famosa pubblicità di Dolce e Gabbana . Tra le più recenti l’immagine che ritrae i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi di Maio sullo stesso manifesto divisi solo da un dito medio e dalla scritta “0,2 % zero in due”. Il dito medio richiama le opere dell’artista cinese Ai Weiwei, middle fingers – la mano dell’artista ,da sempre critico verso la censura e il regime.

fonti: http://outsidersweb.it/2018/05/26/manifesti-satirici-andrea-villa-mostra-palazzo-saluzzo-paesana/ https://torino.repubblica.it/cronaca/2019/02/22/news/torino_torna_il_banksy_della_mole_manifesto_fake_in_via_grabiladi_contro_salvini_e_di_maio-219848245/

di Valeria Secchi Interactive Storytelling and Art 2019