Un laboratorio di fabbricazione a controllo numerico per lo sviluppo di materiali editoriali interattivi, sia multimediali, sia cartacei. Uno spazio dove produrre, giocare e imparare insieme, che offre servizi per la creazione e fruizione di contenuti e al contempo rafforza identità e coesione sociale.
Un luogo aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

VERSO TOKYO 2020 – IL GRAPHIC JOURNALISM PER RACCONTARE UN PROGETTO SOCIALE

Il 6 maggio esce la pubblicazione cartacea del libro “Tokio 2020. Il graphic journalism per raccontare un progetto sociale”, il risultato del corso di Graphic Journalism tenuto da Gianluca Costantini lo scorso Gennaio in collaborazione con BocciAbili Torino.

 

“Raccontare a fumetti significa trovare i pieni e vuoti delle storie. In un certo senso, qualsiasi ricordo funziona così, attraverso una navigazione che è più fatta di abissi che di isole, ci si avvicina ad un porto che è il cuore della storia. Qui di cuori ce ne sono molti. Di stili diversi, con sguardi diversi, e narrano di un modo che non è diverso di fare sport. Che quello è sempre uguale.”
Gianluca Costantini

 

Raccontare il progetto sociale: una proposta di metodo

“Perché un progetto di Graphic Journalism in un’osteria? Perché ci piace raccontare storie belle, perché i luoghi della convivialità sono i luoghi per eccellenza per la nascita di narrazioni dal basso, in cui raccontando la realtà quotidiana e nascosta, ci si fa promotori di cambiamento.
Perché crediamo che l’accesso alle tecniche e ai metodi della comunicazione debba essere un accesso di bassa soglia, in cui esperti e professionisti si mettono al servizio di chi ha una storia, piccola o grande, che ancora non riesce a raccontare.
E così abbiamo fatto il nostro esperimento, scegliendo come tema per questo primo anno la storia dei Bocciabili: la squadra di 12 atleti con disabilità motorie, nostra vicina di casa, che si allena negli spazi del Fortino e che persegue l’ambizioso obiettivo di qualificarsi per le Olimpiadi di Tokio 2020.

Lo abbiamo fatto in un posto diverso dal solito, organizzando un corso di formazione con Gianluca Costantini, grande nome del giornalismo grafico, nello spazio informale dell’Osteria di Miranda; lasciando che gli avventori condividessero lo spazio con i partecipanti al corso.
Lo abbiamo fatto in un modo diverso dal solito, partendo dalle narrazioni personali e dirette dei protagonisti raccolte con la consulenza scientifica della facoltà di psicologia dell’Università di Torino,con una tecnica di intervista non direttiva (derivata dal metodo descritto da Pierre Vermersch1nel suo “Descrivere il lavoro” Carrocci Faber).
Abbiamo intervistato gli atleti, gli allenatori e tutte le figure che di solito restano nell’ombra: chi ha scritto il progetto, chi ha trovato i fondi, chi si occupa della promozione delle bocce sul territorio ecc. ecc.
Tra i partecipanti al corso abbiamo fortemente voluto una rappresentanza della squadra, facendo in modo che Cristina, – bocciabile, studiosa di comunicazione, con gravi disabilità motorie – fosse accompagnata da due disegnatori professionisti e una facilitatrice delle comunicazioni verbali e potesse a tutti gli effetti fare parte del gruppo di autori.

Daniela Calisi”

Passi di: a cura di D. Calisi, G. Costantini, B. Frezzotti e Y. Sartoretto. “Verso Tokyo 2020: Il graphic Journalism per raccontare un progetto sociale”. iBooks.

Il corso

Il progetto è nato dal desiderio di sperimentare il Graphic Journalism come strumento per comunicare un progetto sociale. Grazie a uno dei più grandi esperti del settore – Gianluca Costantini – The Paper Lab ha organizzato un corso di formazione, nel mese di gennaio in Osteria.

Rispetto ad altre forme di restituzione del reale, nel graphic journalism la mano dellʼautore può tratteggiare in maniera precisa e pervasiva un messaggio che è formulato per dare evidenza e dignità alle persone, ai loro obiettivi, alla loro storia.

Fulcro tematico del corso è stato il racconto della storia dei Bocciabili : la squadra di 12 atleti con disabilità motorie, che persegue lʼambizioso obiettivo di qualificarsi per le Olimpiadi di Tokio
2020 e che si allena negli spazi della Bocciofila il “Fortino” .
La innovativa metodologia di lavoro proposta durante il corso prevede:
1) la partecipazione attiva dei soggetti raccontati fornendo il supporto necessario a far si che siano messi in condizione di far parte del gruppo di autori.
Grazie alla collaborazione con lʼAssociazione AIAS – Associazione Italiana Assistenza Spastici – è stata coinvolta Cristina – bocciabile, studiosa di comunicazione, con gravi disabilità motorie – la quale, accompagnata da due disegnatori professionisti e una facilitatrice delle comunicazioni verbali ha potuto partecipare alla stesura di una
delle storie a fumetti.
2) La raccolta, tramite una tecnica di intervista non direttiva, delle narrazioni personali dei protagonisti: gli atleti, gli allenatori e le figure organizzative che ruotano intorno al progetto Bocciabili.
La raccolta delle interviste é stata supervisionata dal dipartimento di Psicologia dello sviluppo dellʼUniversità di Torino.

 

Il libro

Il risultato di questo lavoro è la creazione di una pubblicazione, edita dallʼeditore Scalpendi, acquistabile anche on line a questo indirizzo https://www.amazon.es/Verso-Tokyo-2020-Journalism-raccontare-ebook/dp/B07QP33M9K

 

The Paper Lab é una start up di innovazione sociale, progettata dallʼassociazione Miranda e finanziata nellʼambito di “AxTo, azioni per le periferie torinesi – azione 3.03 “Start up di nuovi servizi in aree urbane a rischio degrado”.